Se pensiamo alla parola “missionario”, il dizionario Treccani riporta: “Persona che compie un’alta missione, che si dedica alla diffusione di un nobile ideale: missione di pace, di bontà, di civiltà”. Ma se allarghiamo le vedute, scopriamo che questo “nobile ideale” può essere raggiunto anche dai più piccoli, che agli occhi di Gesù sono i preferiti per raggiungere il regno di Dio: “Lasciate che i bambini vengano da me” ci ricordano all’unisono Matteo (19.14), Marco (10.14) e Luca (18.16). E a questi stessi bambini, soprattutto a quelli più problematici e abbandonati, circa 1500 anni dopo, seguendo l’esempio di Gesù, San Filippo Neri dedicò la sua vita, inventando l’oratorio. “State buoni, se potete” ripeteva spesso il Santo fiorentino, per cercare di contenere l’entusiasmo e la vitalità dei ragazzi che lo circondavano. E la stessa vivacità si è respirata lo scorso 25 maggio, vigilia appunto di San Filippo Neri, presso l’oratorio omonimo, dove la Parrocchia “Ave Gratia Plena” ha voluto realizzare un evento, ospitando l’ufficio missionario diocesano, per festeggiare la conclusione dell’anno catechistico e del percorso missionario, svolto quest’anno. Frutto del cammino di impegno missionario è stato sostenere un progetto proposto dalla Fondazione Missio all’inizio del 2024, dal titolo “Bambini e ragazzi: il futuro di Cuba”, diffondendo così il “nobile ideale di bontà”, diventando “missionari”. Partendo dai piccoli è possibile raggiungere grandi risultati, perché i bambini imparano che ci sono altre realtà nel mondo, con cui confrontarsi nella quotidianità, e che con piccole rinunce da parte loro, da mettere nei salvadanai, possono periodicamente sostenere, coinvolgendo in questo anche le famiglie. È una semplice e buona abitudine di evangelizzazione, promozione e sostegno, che l’ufficio diocesano sta attuando da tempo, per rendere partecipi parrocchie e scuole dei progetti che la Fondazione Missio ogni anno mette a disposizione.
E così sabato 25 maggio, il parroco Don Armando Visone e le catechiste, coadiuvati dai ragazzi dell’ACR e dagli Scout, hanno voluto accogliere tutti i bambini con i genitori per un momento di festa, ma anche di riflessione. Infatti in programma la proiezione di un breve filmato, riguardante lo sviluppo del progetto e realizzato con foto e video ricevuti via whatsapp direttamente dai missionari italiani presenti in quelle zone.
Il territorio della missione dei sacerdoti veronesi, Don Simone Zanini, Don Daniele Soardo e Don Damiano Busselli, con cui abbiamo contatti diretti, si trova nella provincia di Artemisia, non molto distante dalla capitale, nelle comunità parrocchiali di Guanajay, Mariel e Quiebra Hacha, e nel filmato inviato hanno raccontato la loro esperienza, lottando ogni giorno con la fame della gente, perché è difficile avere anche derrate alimentari. Nel corso dell’anno ci saranno altre iniziative per sostenere questa importante causa.
Per info sul percorso di quest’anno, la notizia sul sito diocesano.
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