Quando nel 2018 timidamente è stata ideata l’iniziativa itinerante “Ad Gentes” (dal nome del Decreto conciliare del 1965) per sensibilizzare tutti, in particolare le giovani generazioni, allo spirito missionario e sociale, realizzato attraverso un format coinvolgente, multimediale e colorato, per una “Chiesa in uscita”, non si avevano grandi aspettative di continuità pur sperandole, perché bisogna ogni anno rinnovare l’annuncio e pensare a nuove forme di sensibilizzazione alla missione. Dopo eventi realizzati anno per anno nelle parrocchie di Piedimonte, di Pratella, di Treglia, dal 2022 si è pensato di entrare nelle scuole del territorio, in particolare nelle primarie, dove, con la collaborazione dei dirigenti e degli insegnanti, è davvero edificante e coinvolgente l’incontro con i “piccoli” del Vangelo. “In verità vi dico: chiunque non accoglierà il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto”. La parola di Luca 18,17 contiene una delle 101 espressioni della Bibbia riferite ai bambini, e ciò indica quanto sia importante per tutti ritornare buoni con il cuore di fanciulli. Così dopo le scuole paritarie di Alvignano e di Alife, l’iniziativa è sbarcata alla statale, presso la Scuola Primaria plesso “San Michele” dell’Istituto Comprensivo di Alife, guidato attualmente dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Angela Faraone, che ha subito accolto l’invito a partecipare all’evento e al Concorso “Un banchetto per tutte le genti” e a sostenere un progetto della Fondazione Missio. Il concorso, con cui l’ufficio ha voluto sensibilizzare questa fascia di età, è alla terza edizione ed è stato considerato ed inserito come “buona pratica” nel numero di ottobre 2023 della rivista “L’Animatore missionario” della Fondazione Missio.
GLI STEP DEL CONCORSO
- In settembre c’è stato un primo incontro con tutte le classi e le insegnanti, per diffondere ed illustrare il bando del concorso, e consegnare i salvadanai per poter sostenere il Progetto.
- Nel corso del mese dedicato alle missioni, le alunne e gli alunni hanno dato vita agli elaborati richiesti, attenendosi al tema, con creatività e fantasia.
- Alla scadenza, i lavori sono stati consegnati e presentati alla giuria, composta dal sacerdote Don Eusebio Swiderek, parroco di San Michele Arcangelo, da Grazia Biasi, direttrice dell’Ufficio Comunicazioni Sociali e di Clarus e dalla responsabile dell’ufficio missionario.
- I bambini hanno provveduto, durante il mese, a conservare i loro risparmi nei salvadanai, destinati al Progetto “Bambini e ragazzi: il futuro di Cuba”.
- Il 31 ottobre scorso: evento conclusivo di solidarietà e di premiazione del concorso.
L’evento conclusivo “Ad Gentes – I bambini aiutano i bambini”, tenutosi presso il Salone della Parrocchia “San Michele Arcangelo” di Alife, ha visto protagonisti gli alunni. Tra emozioni e meraviglie, alla presenza di alcuni genitori, la mattinata è trascorsa all’insegna della gioia e della condivisione. Subito dopo la presentazione del carisma dell’ufficio missionario, è stato dato spazio agli scolari, che hanno dedicato poesie ai popoli di ogni continente nel mondo, alternandosi dalla prima alla quinta classe, coinvolgendo tutta l’assemblea; poi hanno fatto dono dei loro risparmi, consegnandoli nei salvadanai. Emozionante la presentazione del Progetto, con un video di testimonianze e saluto dei tre sacerdoti missionari, impegnati con i bambini a Cuba, attraverso cui tutti hanno potuto constatare una realtà ben diversa dalla nostra, a cui arriverà il sostegno offerto dagli alunni della Scuola primaria “San Michele” di Alife.
Suggestiva la consegna degli attestati ad ogni alunno e la cerimonia di premiazione.
I nomi dei vincitori
CATEGORIA DISEGNO – CLASSE PRIMA – Edoardo Di Tucci – voti 24 – con il disegno dal titolo “Aggiungo un posto a tavola” – CLASSE SECONDA – Maria Lucrezia Lagrutta – voti 24 – con il disegno dal titolo “S come solidarietà”
CATEGORIA FOTOGRAFIA – CLASSE TERZA – Ilaria Saporito – voti 29 – con la foto dal titolo “Il Matese che vorrei”
CATEGORIA RACCONTO – CLASSE QUARTA – Maria Palmieri – voti 29 – Racconto “L’amicizia va oltre la tristezza”
CATEGORIA COMPITO – CLASSE QUINTA – Eleonora D’Allestro – voti 26 – Compito n. 2
Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato, in particolare alla Dirigente Angela Faraone, al corpo docente e non docente dell’Istituto Comprensivo di Alife plesso “San Michele”, alle Insegnanti Raffaella Carullo, Emma Cavallaro, Carla De Lellis, Vera Di Franco, Filomena Farina, Immacolata Galiano, Caterina Giardullo, Pia Lavorgna, Angelina Mirto, Rossella Roberto, all’Insegnante di Religione Lina Damasco, al Sacerdote Don Eusebio Swiderek, all’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi, ai genitori, alle famiglie e dulcis in fundo, ai bambini, veri protagonisti e speranza di un futuro migliore.
IL PROGETTO, LE POVERTA’ E LA MISSIONE – ll progetto di Missio Italia, dal titolo “Bambini e ragazzi: il futuro di Cuba”.
Ci troviamo nella zona pastorale che comprende le Parrocchie di Mariel – Quiebra Hacha – Cabañas e Guanajay, nella diocesi di Pinar del Rio, situata nell’area più occidentale dell’isola. Padre Simone Zanini, padre Daniele Soardo e padre Damiano Busselli, missionari fidei donum della diocesi di Verona a Cuba, si prendono cura dei fratelli e sorelle di questa parte di mondo loro affidata. Ci raccontano: “Cuba vive oggi una pesantissima crisi economica e sociale. Non si trova quasi nulla: dagli alimenti alle medicine (nemmeno negli ospedali), dai trasporti alle fonti energetiche (prolungati blackout elettrici), senza parlare di tutte le altre cose. Quello che c’è viene venduto a prezzi proibitivi, facendo la ricchezza di chi compra all’estero o nei negozi accessibili solo con carta di credito in dollari, e poi lo rivende al pubblico. Si sta creando una situazione nuova per Cuba: il forte aumento del divario tra chi sta diventando ‘ricco’ e la stragrande maggioranza dei ‘poveri’, che molto spesso non hanno il necessario per vivere. In tale contesto, sono aumentati i furti (nelle case e anche nelle chiese) e la violenza. Sono diventate realtà quotidiana le ‘fughe’ verso l’estero, soprattutto dei giovani che dovrebbero essere il presente e il futuro del Paese, e creano nelle famiglie situazioni di disgregazione e di sofferenza molto spesso drammatiche. Nella maggioranza della popolazione c’è un forte senso di rassegnazione, di sfiducia, di perdita della speranza e desiderio di fuga. Che sarà di Cuba?”.
OBIETTIVO DEL PROGETTO: dare animo, fiducia, speranza ai cubani, a partire dai bambini attraverso la loro formazione umana, cristiana e sociale: attività di formazione e animazione organizzate dalla parrocchia (catechesi, incontri formativi, corsi, gite, momenti di preghiera) che fanno sentire i bambini accolti, curati e tolti ai pericoli della strada.
L’articolo su Clarus.