A Caiazzo la Veglia missionaria sulle orme di Santo Stefano Vescovo

Nel millenario (1023-2023) il ricordo del patrono della Diocesi per continuare ad evangelizzare

L’Ufficio diocesano ha realizzato la veglia, coinvolgendo varie realtà, per offrire un momento di preghiera sul come essere missionari e testimoni oggi.  Strutturata su quella inviata dalla Fondazione Missio, ha avuto tre momenti di riflessione.

Il primo momento “Cuori ardenti: la Parola di Dio illumina e trasforma il cuore nella missione” ha introdotto la Parola, fondamento del cammino della Chiesa; dai discepoli di Emmaus che riscoprono Gesù e tornano carichi per continuare a credere, lo slancio del Vescovo Mons. Cirulli nella sua omelia.

Il secondo momento “Piedi in cammino, con la gioia di raccontare il Cristo Risorto” ha suscitato molto interesse, per le testimonianze che sono state rese da persona con le “mani in pasta”,  scelte accuratamente, una per diocesi, per dare segno di unità e condivisione, per un nuovo cammino sinodale:

– Don Crescenzo Gravante – diocesi di Teano – Calvi: sacerdote più volte misisonario in Africa (Ghana)

 – Egidio Nerone e Apiah – diocesi di Sessa Aurunca: l’esperienza degli immigrati, accolti e a loro volta generatori di solidarietà

 – Suor Nunzia Verdino – Povere Figlie della Visitazione – diocesi di Alife-Caiazzo: un punto di riferimento nel territorio diocesano per le famiglie in difficoltà e le persone fragili.

Il terzo momento “L’eterna giovinezza di una Chiesa sempre in uscita”, il mandato missionario a tutti, portando all’altare dei segni simbolo:

– un cuore, per renderlo ardente nell’ascoltare il Vangelo di Gesù Cristo, nostro Maestro.

– un binocolo, per avere occhi aperti nel riconoscere Gesù, attraverso i fratelli e le sorelle che incontrerete nel vostro quotidiano;

– scarpe da ginnastica, scarpe comode, per camminare con tutti gli altri nelle vostre realtà parrocchiali, per adattarsi a nuove strade e superare le asperità del cammino.

Un invito ad essere sempre di più una “Chiesa in uscita”, verso una maggiore comunione sinodale, maggiore partecipazione e una missio ad gentes che non è rivolta soltanto ai Paesi in via di sviluppo, ma è attuabile anche nel nostro quotidiano, nelle nostre realtà locali.

Presenti numerosi fedeli e sacerdoti delle tre diocesi, associazioni e movimenti, in particolare rappresentanze dell’Apostolato della Preghiera – Rete mondiale di Preghiera del Papa, provenienti dalle parrocchie di Alife-Caiazzo.

L’articolo su Clarus.