L’8 maggio scorso, il Direttore dell’Ufficio nazionale CEI Don Giuseppe Pizzoli manda una mail a tutti i direttori diocesani, con l’invito a partecipare a tre webinar di studio, organizzati dalle Pontificie Opere missionarie Internazionali (PP.OO.MM.) sul Messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale Mondiale del prossimo 22 ottobre, dal titolo “Cuori ardenti, piedi in cammino”.
Il relatore è Padre Dinh Anh Nhue Nguyen, OFM Conv, nuovo Segretario Generale della Pontificia Unione Missionaria (PUM), nonché Direttore del Centro Internazionale di Animazione Missionaria (CIAM).
– Nel primo webinar, tenutosi l’11 maggio, Padre Dinh Anh dà inizio al corso, con un’importante premessa: il Messaggio per la GMM 2023, firmato il 6 gennaio e pubblicato il 25 gennaio scorso, prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35) . “Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto. Nel racconto evangelico, cogliamo la trasformazione dei discepoli da alcune immagini suggestive: cuori ardenti per le Scritture spiegate da Gesù, occhi aperti nel riconoscerlo e, come culmine, piedi in cammino. Meditando su questi tre aspetti, che delineano l’itinerario dei discepoli missionari, possiamo rinnovare il nostro zelo per l’evangelizzazione nel mondo odierno”. (dal Messaggio)
E si snoda su tre punti fondamentali:
1 – il contesto storico-temporale: infatti ha un collegamento tematico con il messaggio dello scorso anno che ricordava una serie di anniversari (400 anni della Congregazione de Propaganda Fide – 1622; 200 anni dell’Opera della Propagazione della Fede – 1822 che, insieme all’Opera della Santa Infanzia e all’Opera di San Pietro Apostolo, 100 anni fa hanno ottenuto il riconoscimento di opere “Pontificie” – 1922).
2 – il contesto del cammino sinodale, che è un cammino “cristocentrico” e “teocentrico”: nella Chiesa mettersi in cammino come discepoli di Emmaus vuol dire mettersi nell’ascolto del Signore risorto; il messaggio non vuole essere un sondaggio popolare, ma è un cammino nell’ascolto dello Spirito Santo.
3 – il tono del Papa nel messaggio è molto personale, va da “cuore a cuore”, rivolto ad ogni missionario e ad ogni persona, perché Cristo non ci lascia soli, si avvicina a noi anche quando abbiamo difficoltà. Il Signore risorto è vicino “non lasciamoci rubare la speranza”, è giunto il momento di un movimento biblico missionario.
Nel primo incontro, “Cuori ardenti”, c’è un momento di riflessione con Suor Maria Rosa Venturelli, comboniana dell’USMI Lazio, che per trattare la tematica ha proposto due icone bibliche:
la figura di Lidia in Atti 16,13-15 – Lidia è una commerciante di porpora, sta lungo il fiume con le altre donne come luogo di preghiera, resta ad ascoltare, Gesù le apre il cuore e si fa battezzare. Il suo cuore si riscalda dalle parole di Paolo. La parola si trasforma in gesto concreto: Lidia apre la sua casa; Lidia è una trascinatrice, perché coinvolge la sua famiglia.
La seconda icona è l’etiope in Atti 8, 26-36 – Filippo va in un luogo con una persona sola, un etiope, eunuco, straniero, di un’altra etnia, con responsabilità dell’amministrazione Candace di Etiopia. Questa persona merita un annuncio personale e Dio manda Filippo, che sale sul carro e sente che lui legge Isaia, ma non comprende. Ha sete di capire e Filippo spiega e lui si fa battezzare e prosegue il cammino pieno di gioia.
Nel messaggio Gesù è una parola vivente, che da sola può ardere, illuminare e trasformare il cuore.
Dopo si lascia ad ognuno la possibilità di intervenire, per un momento di meditazione e condivisione, con i seguenti spunti di riflessione:
Come mi avvicino alle persone? Sono capace di lasciare “salire sul carro” altre persone per farmi illuminare?
– Nel secondo incontro, del 9 giugno scorso, “Occhi aperti”, citando l’Esortazione di Papa Benedetto XVI “Sacramentum caritatis” per cui “Una Chiesa autenticamente eucaristica è una Chiesa missionaria”, Padre Dinh Anh ricorda la sequenza nel racconto di Emmaus: prendere il pane, benedirlo, spezzarlo e darlo a loro.
Cristo che spezza il pane à diventa pane spezzato per noi,
Cristo sparisce dalla vita à perché è entrato nel loro cuore,
nella “Sacramentum Caritatis” il compito della missione è portare Cristo, non solo il pane materiale,
siamo mistici in azione à una vita radicata costantemente con il Signore.
Quindi come il Beato Paolo Manna, fondatore della PUM, dobbiamo approfondire la Sacra Scrittura, partecipare all’adorazione eucaristica, fare la comunione e andare verso gli altri.
L’applicazione di questo è un rinnovamento dell’attività missionaria, che conduce all’eucarestia e alla spiritualità.
Suor Maria Rosa Venturelli propone per una riflessione anche qui due icone bibliche:
il cieco Bartimeo in Marco 10, 46-52 – Bartimeo, figlio di Timeo, vive lungo la via la sua esclusione e prende “briciole di umanità”; lui disturba con il suo grido di aiuto, ma Gesù si ferma e lo chiama:“Coraggio, alzati”
Coraggio: parola fondamentale, perché gli altri poi lo aiutano spinti da Gesù;
Alzati: si alza in piedi, butta il mantello che rappresenta la sola casa che ha e corre da Gesù. Ha avuto però l’aiuto dei fratelli, che gli hanno detto che Gesù lo chiamava. Bisogna imparare ad aprire gli occhi, facendoci aiutare dai fratelli e dalle sorelle, con cui poi condividere l’Eucaristia. Nella vita del missionario bisogna fare come Gesù che aiuta il cieco, cioè aiutare le minoranze e chi soffre.
La seconda figura di riferimento è il diacono Stefano in Atti 7, 55-60 – ha occhi spalancati sul mistero della Trinità anche quando lo vogliono lapidare, cioè annuncia attraverso la croce, come diceva Papa Francesco, nella croce nel martirio è riconosciuto lo spezzare il pane.
Suor Maria Rosa riferisce che nel Sudan attualmente hanno distrutto tutto quello che avevano costruito come comboniane e gli occhi si aprono di fronte alla distruzione. Ma come Stefano, va riconosciuto e contestato il modo di fare dei distruttori. Ci vuole spiritualità per essere missionari.
Siamo in attesa della terza tappa che ci sarà il prossimo 22 settembre sul tema Piedi in cammino.