“Testimoni e profeti”

Ottobre missionario 2021, uno slogan per approfondire il tema della testimonianza e della profezia.

Come ogni anno, ottobre è il mese che la Chiesa dedica alla preparazione e alla celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale, appuntamento che promuove la fraternità universale e la comunione della Chiesa con tutte le Comunità Cristiane sparse nel mondo, oltre all’impegno di solidarietà con i popoli che vivono nei paesi più poveri e perseguitati.

Il “mese missionario” diventa l’occasione per sensibilizzare le nostre comunità cristiane ad una propria “missione” nella Chiesa e nel mondo.

Il tema proposto “Testimoni e Profeti” invita ad annunciare il Regno di Dio; “siamo chiamati a guardare questo tempo che viviamo e la realtà che ci circonda con occhi di fiducia e di speranza. Siamo certi che, anche nel mezzo della pandemia e delle crisi conseguenti che ci accompagneranno per molto tempo ancora, il Signore non ci ha mai abbandonato e continua ad accompagnarci. Il Regno di Dio non è solo una promessa per un futuro che sentiamo ancora troppo lontano. Il suo Regno è già inaugurato, è già presente: ne sappiamo leggere i segni e, da autentici missionari, lo facciamo conoscere perché sia una speranza rigeneratrice per tutti “(Don Giuseppe Pizzoli, direttore Missio Italia)

E’ un cammino in linea con il Messaggio scritto da papa Francesco per la GMM 2021, in cui ci esorta ad essere testimoni e profeti, con lo stesso coraggio di Pietro e Giovanni che, davanti ai capi del popolo e agli anziani, non hanno paura di dire: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20).

Infatti Papa Francesco ci ricorda che “quando sperimentiamo la forza dell’amore di Dio, quando riconosciamo la sua presenza di Padre nella nostra vita personale e comunitaria, non possiamo fare a meno di annunciare e condividere ciò che abbiamo visto e ascoltato. La relazione di Gesù con i suoi discepoli, la sua umanità che ci si rivela nel mistero dell’Incarnazione, nel suo Vangelo e nella sua Pasqua ci mostrano fino a che punto Dio ama la nostra umanità e fa proprie le nostre gioie e le nostre sofferenze, i nostri desideri e le nostre angosce. Tutto in Cristo ci ricorda che il mondo in cui viviamo e il suo bisogno di redenzione non gli sono estranei e ci chiama anche a sentirci parte attiva di questa missione: «Andate ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli» (Mt 22,9). Nessuno è estraneo, nessuno può sentirsi estraneo o lontano rispetto a questo amore di compassione”.

 Su questo invito, ogni parrocchia si prepara a vivere la giornata del 24 ottobre con varie iniziative.

 

L’articolo su Clarus