Giovani e Missione

La Campania parte con il primo incontro di formazione regionale per le Equipe diocesane

Il 5 ottobre scorso si è tenuto il primo degli incontri di formazione, organizzati dalla Commissione Regionale Missionaria. Ad accoglierci sul bel piazzale della struttura, dedicata ai giovani, della Diocesi di Avellino c’era il nostro Vescovo delegato per la Cooperazione missionaria tra le Chiese S. E. Mons. Michele Autuoro. All’inizio dell’incontro ci ha invitato alla comunione sinodale con Papa Francesco; infatti nel Sinodo attuale la terza parte è proprio dedicata alla missione (comunione, partecipazione e missione). Anche gli incontri di formazione organizzati, sia in presenza che online, sono stati voluti come segno di comunione, partecipazione e missione, ma soprattutto di pastorale integrata.

 “Giovani e missione” il titolo dell’incontro e i relatori invitati: Don Daniele Palumbo, incaricato regionale del Servizio di Pastorale giovanile, ed Elisabetta Vitali, nuova segretaria di Missio Giovani.

Don Daniele Palumbo della diocesi di Ariano Irpino chiede a tutti quale sia la definizione di missione. “Di per sé la Chiesa è missionaria: è come una barca nel mare della missione, dove c’è bisogno di una rotta. La rotta è andare verso Cristo, c’è bisogno di una scialuppa, di un equipaggio e di vele per andare verso la stessa meta; bisogna sapere come utilizzare le vele. Ogni tempo storico ha le sue dinamiche, oggi c’è più possibilità nella libertà; c’è bisogno di missione – continua – come nuovo approccio per capire come utilizzare meglio le vele o aspettiamo e vediamo come va. Ma poi l’inerzia ci ferma. Allora c’è bisogno di fare discernimento ecclesiale. Nel sinodo in corso c’è discernimento. È tempo di annunciare delle profezie: lo Spirito è quello che ci guida, per evitare fughe e immobilismo. Tre sono gli aspetti fondamentali:

  • Una nuova pastorale ordinaria nelle nostre diocesi, soprattutto per i giovani che non stanno in chiesa, di fedeli regolari con punti di forza e criticità: rianimiamo la fede. Tanti chiedono il battesimo, ma vanno evangelizzati. E andare verso chi non conosce Cristo e hanno rifiutato Cristo e  per questo vanno riavvicinati. Per i giovani unica missione educativa è portare Cristo.
  • Prossimità: esserci, ma avere il coraggio di osare una proposta per far conoscere Cristo;
  • Fedeltà creativa: cioè non essendo conservatori, né progressisti, ma rimanere fedeli a Cristo e al suo messaggio, senza travisarlo, né riadattarlo ed entrare in dialogo con creatività. In quali luoghi? La scuola, ad esempio, se non si propone questo allora galleggeremo, non fermiamoci mai di annunciare Cristo ai nostri giovani. I giovani non sono solo coloro a cui arrivare, ma coloro con cui dobbiamo partire: i veri protagonisti.

Elisabetta Vitali è originaria della diocesi di Fano e spiega che Missio Giovani è uno strumento della CEI per l’animazione giovanile missionaria e giovanile: state con i giovani per le vocazioni  ma anche per fare “rete” e farli incontrare e condividere i loro vissuti. Dal 2022 esiste un regolamento di Missio Giovani per fare rete. Come fare? In ogni diocesi va trovato un giovane o una giovane, dai 18 ai 30 anni, come referenti diocesani, per appassionarsi alla missione e allargare agli altri il messaggio; deve far parte della Consulta di Pastorale giovanile. In ogni regione ecclesiale esistono due referenti regionali, nominati fra i referenti diocesani, per fare rete nella regione e i referenti regionali fanno parte della Consulta Nazionale di Missio Giovani.

Ogni anno ci sono iniziative proposte. Nel 2024/25 si chiama Testimonia il tema dell’itinerario di animazione per i giovani missionari, che ci vede anche entrare a pieno nel Giubileo 2025, un anno di grazia per la Chiesa intera.  Poi c’è il Meeting nazionale che per i referenti regionali; la formazione al Cum di Verona per i partenti;  la Fabbrica delle Idee appuntamento formativo di confronto per sviluppare e realizzare il iCo.Mi.Gi. (Convegno Missionario Giovani) che sarà nel 2026; La giornata mondiale di preghiera e digiuni per i Missionari Martiri, voluta da Missio giovani. Poi ha invitato a divulgare la possibilità di partire per missioni all’estero, perchè ci sono convenzioni che possono essere stipulate per la loro missione e vivere così un’esperienza molto eificante per la propria crescita.

I gruppi di studio, il riporto in assemblea e il pranzo conviviale hanno completato la giornata trascorsa insieme ai direttori degli uffici delle diocesi della Campania.