Già particolarmente sensibile, la Parrocchia SS. Stefano e Vito di Baia Latina, all’inizio dell’anno pastorale, dal 23 al 29 novembre 2015, ha vissuto una settimana eucaristica all’insegna della missione. Il parroco, Don Antonio Sasso, ha voluto che l’ufficio diocesano partecipasse per tre sere, con una omelia sui Sacramenti, incentrati sulla missione. Prima di parlare di sacramenti, è stato chiarito il significato di MISSIONE e brevi cenni sull’origine della pastorale missionaria.
La parola Missione deriva dal latino: Missio da missum, participio passato del verbo latino mittere, che significa mandare, inviare. Ricordiamo che quando Gesù disse ai suoi discepoli: “Andate ed evangelizzate tutte le genti”, intendeva proprio dire di proclamare a tutti la buona novella ed annunciare il Vangelo in tutto il mondo. Allora, nella storia, i primi soggetti della missione sono stati proprio i primi cristiani, in cammino con gli apostoli o in diaspora dalle persecuzioni. Nel 1622, nacque la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, chiamata Propaganda Fide, e la missione diventa un impegno del Papa, come vicario di Cristo, e i missionari diventano “inviati apostolici” quindi inviati dal Papa, ricordando gli apostoli. In seguito si aggiungono anche le donne missionarie; nel 1700 nascono gli Istituti specifici. Alle Chiese locali resta il compito di “cooperare”, sostenendo con la preghiera e le “offerte” l’azione apostolica degli inviati. Nel 1926, Propaganda Fide propone a papa Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della Chiesa universale. La richiesta, accolta con favore, dà vita alla prima “Giornata Missionaria Mondiale per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenga ogni penultima domenica di ottobre, tradizionalmente riconosciuto come mese missionario. In questo giorno i fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire il loro cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarsi con gesti concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani Chiese. Con le offerte della Giornata, si sostengono progetti per consolidare la Chiesa, mediante l’aiuto ai catechisti, ai seminari con la formazione del clero locale, e all’assistenza socio-sanitaria dell’infanzia.
Nel 1957 Papa Pio XII, con l’enciclica Fidei donum, chiama i Vescovi a mandare loro preti in aiuto alle giovani Chiese dell’Africa; e solo con il decreto Ad Gentes, firmato il 7 dicembre 1965, in chiusura del Concilio Vaticano II, e di cui si celebrano i 50 anni, si inizia ad interpretare la missione non come un’ attività della Chiesa, ma come la sua stessa essenza.
Un’idea di MISSIONE più vicina a noi è quella della Chiesa in uscita, che oggi papa Francesco cerca di mettere in pratica. Tutti quindi siamo mandati da Gesù verso gli altri: andate ed evangelizzate è valido per tutti, portare con l’esempio di vita il Vangelo di Cristo. Ogni sera è stata data una veloce carrellata sui SACRAMENTI, con alcuni cenni alla Evangelii Gaudium di Papa Francesco, per una nuova visione di una chiesa missionaria.